Riceviamo e pubblichiamo facendo nostre queste proposte elaborate dal dipartimento sull’ambiente di Italia Sovrana e Popolare
✓ introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati a danno degli animali e aumento del personale dedicato e formato nelle Forze di Polizia;
✓ realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati, con un numero unico d’intervento d’intervento;
✓ inserimento del riconoscimento degli animali nel Codice Civile come esseri senzienti e non più come cose;
✓ istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali e di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che unifichi le competenze sugli animali ora divise tra i Ministeri della Salute, della Transizione Ecologica, delle Politiche Agricole, della Cultura;
✓ sostegno in sede europea della proposta di nomina di un Commissario europeo per il benessere animale;
✓ ripristino della centralità delle politiche di tutela dell’ambiente e della biodiversità nelle azioni del Ministero della Transizione Ecologica.
✓ piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà , promuovendo il possesso responsabile degli animali attraverso campagne informative a livello nazionale;
✓ revisione della normativa che regolamenta il commercio di animali d’affezione che preveda il divieto di commercializzazione e pubblicizzazione sulla rete e l’inibizione della vendita negli esercizi commerciali;
✓ promozione di adozioni consapevoli; sostegno al volontariato sul territorio;
✓ riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie, oggi soggetti a tassazione come “beni di lussoâ€, che aggrava le condizioni di difficoltà economica di chi ha accolto in casa degli animali come parte della famiglia;
✓ incremento delle attività di controllo sulle strutture pubbliche e private convenzionate con le pubbliche amministrazioni per la custodia degli animali randagi.
✓ l’abolizione della caccia;
✓ l’incremento delle aree protette, ricomprendendo in tali zone i siti della Rete Natura 2000;
✓ il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica protetta e particolarmente protetta;
✓ la creazione di una efficace rete per il recupero della fauna in difficoltà e il potenziamento e la diffusione di Centri recupero animali selvatici;
✓ la prevenzione e repressione del bracconaggio, potenziando le sanzioni;
✓ la previsione di azioni esclusivamente non cruente per la gestione delle specie cosiddette “invasiveâ€;
✓ l’attuazione dei divieti di importazione, detenzione e commercializzazione di animali esotici;
✓ l’introduzione di un divieto di importazione, esportazione e riesportazione di trofei di caccia ottenuti da animali appartenenti a specie protette a livello internazionale;
✓ il sostegno alle imprese dell’abbigliamento per la riconversione delle produzioni animali.
✓ attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti;
✓ estendendolo ai delfinari;
✓ stop all’uso degli animali nelle feste locali, in zoo, acquari, nei palii, nel traino di carrozzelle e slitte.
✓ moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi e sull’ampliamento di quelli esistenti anche con finalità di contrasto ai cambiamenti climatici e alla diffusione di zoonosi;
✓ realizzazione, come nei Paesi Bassi, di un programma di riduzione degli animali allevati;
✓ sostegno in sede europea della proposta legislativa della Commissione UE per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti in risposta all’iniziativa dei cittadini europei ‘End the Cage Age’;
✓ adozione anche a livello nazionale di misure che incentivino una transizione anticipata a sistemi di allevamento senza gabbie che garantiscano un efficace miglioramento delle condizioni di vita degli animali;
✓ attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini;
✓ promozione delle scelte alimentari vegetali e della riconversione della produzione alimentare verso prodotti a base vegetale, anche attraverso incentivi diretti e strumenti fiscali a supporto delle aziende che intraprendono la riconversione delle coltivazioni destinate alla produzione di mangime in coltivazioni per alimentazione umana;
✓ sostegno alle iniziative in sede europea dirette all’introduzione di disposizioni volte a disciplinare modalità di cattura, allevamento, trasporto, detenzione e abbattimento più rispettose del benessere delle specie che non godono già di specifica protezione normativa;
✓ disincentivazione e migliore disciplina dei trasporti di animali attraverso previsioni utili alla risoluzione delle criticità denunciate dalle associazioni;
✓ maggiore tutela degli animali allevati completando l’avvio del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale, attraverso l’approvazione di standard adeguati e coerenti con il benessere animale per le singole specie allevate con la scelta di un’etichettatura trasparente per il consumatore su più livelli progressivi (di cui almeno due al coperto);
✓ introduzione dello stordimento preventivo obbligatorio in tutti i tipi di macellazioni come già deciso da altri Paesi europei.
✓ investimenti nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based†con la destinazione del 50% dei fondi pubblici;
✓ sostegno alla sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come primo passo verso una effettiva “libertà di ricercaâ€.